0 Commenti
Simile alla poesia, il linguaggio artistico di Falsaci, (in tutte le opere al di là del loro periodo di realizzazione), è in grado di proporre e di trasmettere sensazioni che raccolgono e rispondono a queste particolari esigenze umane.
L'arte di Falsaci, concettualmente derivante da un verismo macchiaiolo, racconta in modo vivo la contemporaneità metropolitana: mostra l'uomo comune che si sperimenta, incessantemente, nel fragile dialogo con quanto gli è attorno. Nelle ambientazioni dei quadri, le immagini stesse paiono, quasi, irradiare un fluido taumaturgico capace di alleggerire l'oppressione dell'animo. Come accade per le raccolte di poesie, così, alla base di questa pubblicazione risulta esserci la volontà di offrire uno strumento emozionale che possa andare incontro alle persone. Luogo: EDENATURA Indirizzo: Piazza Mercato 25 Lago Maggiore - Verbania - Piemonte Quando: dal 17/11/2022 - al 17/12/2022 Vernissage: 17/11/2020 ore 18 Autori: Massimo Falsaci Curatori: Edenatura Generi: arte contemporanea, personale Orari: - da lunedì a sabato ore 9.30 alle 19.30 Info https://massimofalsaci.weebly.com/ #percorsidarte #artistaitalianocontemporaneo
Attraverso le sue opere, Falsaci si propone quale interprete-intermediario dell’evoluzione sociale: se da un lato, l’artista, calato concretamente nella modernità, vive in prima persona il cambiamento comunicativo della nostra epoca, dall’altro, proprio come un antico bardo medievale, è capace di trasmettere alla collettività le sfumature più nascoste di questo nostro frenetico mondo legato sempre più ad appagare bisogni inespressi.
Il linguaggio artistico di Massimo Falsaci, iniziato alla fine degli anni ‘90, parte dall’espressività fumettistica ed editoriale affinata, nelle tecniche e nella soggettivistica, con l’illustratore Karel Thole. E’ solo però a partire dal 2000, quando frequenta la scuola milanese di pittura di Gianna Berrettini, che la personale esigenza sperimentale prende piede; Falsaci sperimenterà infatti tutte le diverse tecniche pittoriche: olio, acrilico, acquerello, gessetti, sanguigna e carboncino, arrivando a prediligere il connubio immagine digitale-acrilico. Inizialmente legato al filone della Nuova Figurazione, i suoi lavori hanno sviluppato una rielaborazione asettica dell’immaginario contemporaneo, prelevato dal vivere metropolitano e dalle figure massmediatiche quotidiane.
Stampato formato romanzo, il libro contiene 282 pagine a colori. Il libro è impreziosito da una copertina cartonata e da traduzioni in Tedesco, Spagnolo, Francese, Lussemburghese, Greco, Russo e Inglese.
Massimo Falsaci in mostra a Milano nella collettiva "la città silente e i luoghi del silenzio".28/9/2016 In una famosa “Bustina di minerva” del 2000, Umberto Eco si chiedeva se in un futuro prossimo ci troveremo costretti ad acquistare a caro prezzo dei pacchetti di silenzio, momenti di pace solitaria, liberi dal rumore con cui ogni giorno ognuno di noi è costretto a scendere a patti: secondo Eco il silenzio è al giorno d’oggi appannaggio di pochi, siano essi facoltosi fortunati che possono permettersi porzioni di mondo lontane dalla caotica quotidianità, oppure asceti, che sanno rinunciare a qualsiasi forma di socialità per ritirarsi in solitudine.
I nostri fotografi però, ci mostrano, attraverso gli scatti proposti per “La città silente” e per “I luoghi del silenzio” che esiste una terza via: affidarsi al loro occhio esperto, capace di catturare una visione, un dettaglio, un’architettura, uno scorcio, un particolare luogo in cui, in maniera sinestesica, l’immagine ci sappia restituire quella sensazione di silenzio, di pace, di luogo lontano dal caos e dalla frenesia. Ognuno ci propone la propria visione: in alcuni casi si tratta, è vero, di veri e propri non luoghi, o quantomeno di non più luoghi, siano essi macerie, rovine o fabbriche abbandonate, in cui il fervore della vita produttiva rimane solo una pallida eco che l’occhio del fotografo sa cogliere e che il silenzio attuale sembra ricordare per simboli e litote. In altri casi, invece, si tratta di visioni urbane, di contesti in cui – lo sappiamo grazie all’esperienza quotidiana – è estremamente difficile, se non addirittura impossibile, cogliere un attimo di vero, totale silenzio. Ma questa è la grande capacità dello sguardo del fotografo, che sa catturare il momento, fornirci il punto di vista che non avevamo considerato, mostrarci che anche nel centro di una grande città, magari all’interno di edifici visitati in ogni momento da centinaia di turisti, è possibile leggere il dettaglio architettonico che richiama al silenzio, mostrare un muto dialogo tra le forme, letteralmente trasportarci in una dimensione differente. Ogni opera di ogni fotografo che possiamo qui ammirare ci offre la propria capacità di individuare, in contesti variegati, in forme differenti, secondo la propria sensibilità, il silenzio che ci circonda non già lontani dal mondo e dai contesti antropizzati, in ascetico isolamento, ma proprio dove riconosciamo un presente o un recente passato di forte e diffusa presenza umana, raccontandoci storie e mostrandoci prospettive di prezioso silenzio. L’Assessorato alla Cultura del Comune di Quiliano, in collaborazione con il SACS (Spazio Arte Contemporanea Sperimentale) e la Biblioteca Civica A. Aonzo, ha organizzato un nuovo progetto di mail art dal tema “Il pianeta azzurro. Viaggio all’interno della natura e dell’uomo”, dedicato al segnalibro d’arte. Considerata la proficua collaborazione con la Biblioteca, si è voluto dedicare il progetto al segnalibro come elemento che accompagna il lettore nel suo viaggio tra parole e immagini. Pertanto ogni artista è stato invitato a comunicare at- traverso il segnalibro un proprio pensiero per immagini sul pianeta Terra. Il tema scelto, “Il pianeta azzurro. Viaggio all’interno della natura e dell’uomo”, consente la massima libertà creativa al fine di valorizzare gli aspetti più geniali e sorprendenti della mail art. Il SACS, come consuetudine, ha affiancato alla mail art una sezione dedicata alle immagini digitali. Anche per questa sezione il tema è “Il pianeta azzurro. Viaggio all’interno della natura e dell’uomo” nell’intento di lasciare la massima libertà agli artisti. Alla manifestazione hanno aderito 323 artisti da 32 nazioni di tutto il mondo, per un totale di 370 opere. VERNISSAGE Giovedì 1° settembre ore 17.30 Progetto a cura di Cristina Sosio e Bruno Cassaglia Presentazione di Giorgio Amico Catalogo digitale LUOGO Biblioteca Civica A. Aonzo Piazza Costituzione - Quiliano (Savona) DATE 1° settembre - 15 ottobre 2016 EVENTI Spazio●videoarte Ogni mercoledì della mostra viene dedicato alla proiezione di un video. La mia tecnica pittorica anche a #radiodeejay e al Il Maggiore Verbania#artistaitalianocontemporaneo
I luoghi del silenzio giugno 27 @ 20:30 - luglio 8 @ 17:00 MicroLive c/o Circuiti Dinamici - via Giovanola 21/c Milano Gallery: http://microbonet-artcafe.blogspot.it/ Per la redazione di microbo.net è un vero piacere presentare questa edizione di Artcafé, il nostro luogo virtuale d’incontro con gli artisti, dedicato per la presente edizione ai luoghi del silenzio. Avevamo chiesto ai fotografi di mostrarci dei luoghi in cui fosse l’architettura a svolgere un ruolo preponderante, regalandoci foto in grado di ispirarci sensazioni di silenzio ed equilibrio attraverso la loro bellezza, in cui la presenza dell’uomo fosse più un indizio che un fatto concreto. Il risultato è un’incredibile serie di scatti, che mostrano una teoria di luoghi estremamente diversi tra loro accumunati però dall’incredibile senso di poesia, di essenzialità, di silenzio, a volte capaci di ispirarci serenità, a volte in grado di offrirci un senso di inquietante estraneità. Sono visioni che mettono in dialogo opere architettoniche moderne, costruzioni post-industriali abbandonate, abitazioni, luoghi pubblici o privati, particolari situazioni in cui l’ambiente costruito si confronta o si integra con l’ambiente naturale. In ogni caso la presenza dell’uomo è continuamente richiamata, ma quasi affermata per litote, senza mai divenire troppo esplicita, pur facendo da sfondo concettuale a quasi tutti gli scatti. Una serie di foto che ha messo in grande difficoltà la redazione di microbo.net, costretta a selezionare 15 opere che spiccassero in maniera particolare da un insieme in cui la qualità delle immagini e delle visioni che i fotografi hanno saputo circoscrivere nella porzione di mondo che la macchina fotografica ha fissato è davvero altissima. La nostra opinione è che ciascuno spettatore, oltre a godersi le 15 immagini in evidenza, debba regalarsi qualche momento per scorrere l’intero album, alla scoperta di ciò che accumuna le diverse visioni, così come di ciò che le differenzia e le complementa, godendosi ogni singolo dettaglio, ringraziando tutti i fotografi che ci aiutano a comprendere meglio il mondo che tutti noi conosciamo, gli spazi in cui tutti noi siamo quotidianamente immersi, di cui spesso – nella concitazione della vita – fatichiamo a percepire la bellezza. Aldo Torrebruno
|